Royal Variety Performance
Neanche la pandemia ferma i successi internazionali dei Black Blues Brothers, i cinque acrobati kenioti il cui spettacolo prodotto da Circo e dintorni ha già strabiliato oltre 300.000 persone in tutto il mondo. Il gruppo è stato infatti invitato nei giorni scorsi ad esibirsi alla Royal Variety Performance, il prestigioso evento televisivo di solidarietà organizzato dalla Royal Variety Charity, ente di beneficenza patrocinato dalla Famiglia Reale inglese sin dai tempi di Giorgio V, nonno dell’attuale sovrana d’Inghilterra. Lo show è stato introdotto dal Principe Carlo che, anche a nome della Regina Elisabetta II, ha lodato gli artisti per “l’incredibile talento”.
“È stato per noi un onore immenso prendere parte a questa serata” ha detto Alessandro Serena, il direttore artistico di Circo e dintorni “L’evento, dalla sua prima edizione nel 1912, ha ospitato i più grandi nomi del live entertainment tra i quali i Beatles, i Jackson Five, Elton John, Rudolf Nureyev, Stan Laurel e Oliver Hardy, per citare solo alcune delle star coinvolte. Poter esser annoverati in questo straordinario elenco è una soddisfazione incredibile. È stato complicato raggiungere la sede dello show a causa delle restrizioni e della quarantena imposta dalle normative locali, ma il disagio è stato ampiamente ripagato dal risultato”. Alessandro Serena e i cinque performer hanno, infatti, dovuto trascorrere quattordici giorni di quarantena in un cottage inglese prima di poter partecipare all’evento, che si è svolto domenica 29 novembre all’Opera House Theatre di Blackpool nello storico complesso dei Winter Gardens. La messa in onda in differita sul canale televisivo britannico ITV l’8 dicembre ha registrato oltre cinque milioni di spettatori sintonizzati e un ottimo riscontro da parte del pubblico che, a giudicare dai numerosi commenti su Facebook, ha apprezzato in maniera particolare le acrobazie del gruppo: molti utenti hanno infatti sottolineato che la performance dei kenioti è stata la migliore della serata. Anche la stampa anglosassone ha espresso pareri positivi, parlando di un’esibizione “jaw-dropping”, ovvero da lasciar a bocca aperta, e di un “high-octane routine”, cioè di un numero davvero potente.